L'idea di Blamage nasce quando Gualtieri si abbandona consapevolmente ad un processo creativo sconsiderato, quasi assurdo. Invece di una pianificazione precisa, ha lasciato prevalere l’intuizione e il caso. Il risultato è un profumo che spinge i confini di ciò che è permesso e sfida il naso. "Questa fragranza è una creazione sconsiderata e infruttuosa, il risultato di una scarsa capacità di giudizio e di una mancanza di cura", così la descrive con autoironia il marchio. Ma è proprio qui che sta il genio: l'imbarazzo è la prova che l'energia creativa si trova anche negli errori e che un presunto errore apre nuove strade. In termini di olfatto, l’imbarazzo è difficile da comprendere. Oscilla tra legni, note floreali e una profondità quasi coriacea che è allo stesso tempo familiare e inquietante. Il profumo evolve costantemente sulla pelle, a volte caldo e confortante, a volte acuto e provocatorio. È come se mandasse chi lo indossa in un viaggio pieno di contraddizioni. L'imbarazzo è imprevedibile, ma proprio per questo è affascinante.